È SUCCESSO ANCHE A TE?

 di De Matteis Marco, FT, DO

dicembre 2015

 

Sarà certamente capitato anche a te, almeno una volta nella vita, di soffrire per un disagio tale da limitare le tue normali attività quotidiane.

 

Per esempio, ti è mai successo di procurarti una distorsione di caviglia?

O una infiammazione al ginocchio?

Un mal di schiena che ti ha costretto a rimanere a letto?

Episodi di diarrea senza nota causa o, al contrario, periodi di stitichezza?

Stati d’ansia apparentemente senza motivo?

Un dolore al braccio dopo intensi e prolungati sforzi?

Oppure di svegliarti con un torcicollo tale da impedirti di guidare?

E un mal di testa insopportabile?

 

Ebbene, svariate possono essere le cause di tutti questi disturbi dal momento che il nostro corpo è dotato di una complessità di sistemi integrati e coordinati tra loro. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce infatti la salute come uno “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”. Pertanto corpo, mente e vita di relazione devono essere ordinati ed equilibrati per essere nella condizione di salute e, analogamente da un punto di vista osteopatico, all’interno dell’organizzazione intrinseca di ciascuno di noi, sistema strutturale, sistema neurologico e sistema viscerale devono godere di ottimali rapporti di mobilità tra di loro per garantire una buona funzionalità e salutogenesi. In un’alterazione a qualsiasi livello di funzionamento del corpo risiede una plausibile spiegazione del motivo per cui ti sarà probabilmente anche successo di non trovare alcun giovamente dopo un ciclo di antinfiammatori o cure farmacologiche in genere.

 

Andrew Taylor Still, padre fondatore dell’Osteopatia negli Stati Uniti verso la seconda metà dell’Ottocento, affermava che “il corpo umano contiene al suo interno la capacità di guarire. Se questa capacità viene riconosciuta e normalizzata, si può sia prevenire che curare la malattia”.

 

L’osteopatia parte da un concetto olistico di salute e applica test e tecniche manuali per normalizzare eventuali zone di mobilità ridotta al fine di ottenere una situazione di equilibrio ed armonia che mette l’organismo nella condizione di espletare al massimo il suo potenziale di autoguarigione.

L’osteopata tratta qualunque tipo di disturbo agendo sulla causa primaria che non necessariamente coincide con la sede del sintomo, purchè non ci sia un danno organico che necessita di un consulto medico chirurgico.

L’approccio osteopatico va bene per chiunque, dalla donna in gravidanza al neonato, dallo sportivo all’anziano, proprio perché è adattabile alle caratteristiche individuali di ognuno.

La sessione si compone di un’anamnesi in cui si raccolgono informazioni personali e relative alla storia dello stato di salute fino al momento attuale; segue una valutazione palpatoria che impiega sia test globali che locali finalizzati a formulare una diagnosi osteopatica con una sua prognosi. Quindi segue il trattamento vero e proprio che si avvale di tecniche fasciali, manipolative, viscerali e cranio-sacrali. Infine si fa una rivalutazione per stimare la risposta del paziente al trattamento e dare eventualmente dei consigli comportamentali o di autotrattamento. Generalmente il paziente va rivisto per poche sedute a cadenza bisettimanale, ma anche questo va valutato caso per caso.

 

Ora lo sai, una possibilità differente esiste!

Si chiama Osteopatia e al momento in Italia è in fase di regolamentazione anche se negli ultimi anni si sta osservando una crescente attenzione verso la pratica osteopatica da parte dell’utenza e, da parte della classe medica, una importante e progressiva sensibilizzazione.

 

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