VISCERI E STRUTTURA NELL’ESPRESSIONE CORPOREA

 

di MARCO DE MATTEIS,

Osteopata D.O.

gennaio 2024

 

   

    Da qualche tempo relaziono in dei corsi di formazione, sia nell’ambito della rieducazione posturale, sia nel settore delle discipline olistiche. Uno dei miei focus, in livelli e per competenze differenti, è quello di rapportare gli aspetti anatomo-fisiologici della struttura del corpo umano con quelli relativi al sistema dei visceri. Tra i due suddetti sistemi, quello viscerale ossia tutto quanto rappresenti il "contenuto" della struttura contenitiva, e quello strutturale ossia il "contenitore" muscoloscheletrico, sappiamo esserci delle correlazioni di tipo biomeccanico e di tipo neurologico.

 

    In osteopatia sappiamo benissimo quanto sia importante la libera mobilità dei visceri ai fini dell’espressione fisiologica della biomeccanica muscoloscheletrica, nonché di una migliore circolazione sanguigna, del mantenimento ottimale delle funzioni vitali, dunque per lo stato di salute generale dell’individuo. Conosciamo, tra l’altro, la relazione esistente tra il sistema viscerale e il sistema linfatico-immunitario: organi interni quali, ad esempio, la milza o le placche di Peyer presenti nell’intestino tenue sono difatti dei veri e propri organi immunitari.

 

    Ancora, le medicine praticate per cultura e tradizione nei paesi orientali, tendono generalmente a indagare sugli stati vascolare e viscerale per la valutazione dello stato di salute generale e a praticare, come nello yoga, movimenti corporei che stimolano il funzionamento di determinate ghiandole e funzioni interne viscerali-vascolari. Si deduce pertanto che l’influenza tra i due sistemi è bidirezionale.

 

    È ben noto a tutti, inoltre, come chi pratichi regolarmente attività fisica e segua una dieta varia ed equilibrata sia più resistente verso gli agenti patogeni in generale e soggetto a minor rischio di complicanze in caso di malattia. 

 

    Infine, chi pratica discipline come la meditazione mira al raggiungimento di un determinato stato mentale attraverso un processo di rilassamento che parte dalla muscolatura e si approfondisce verso la propria interiorità e che è mediato dal controllo del respiro dunque dal sistema nervoso autonomo che è strettamente relazionato agli organi interni del nostro corpo.  

 

    Potremmo dunque affermare che il viscere è ciò che di fisico crea quel legame tra il sentito cosciente e l’inconscio della nostra mente? Perchè il viscere è spesso la prima struttura fisica che tende a somatizzare i conflitti psico-emotivi? E, di contro, ci accorgiamo che ad un cambiamento nell’alimentazione consegue uno stato mentale differente? Possono i visceri immagazzinare delle memorie, delle emozioni, delle sensazioni? 

 

    Ognuno risponda a queste domande per sé stesso in base alla propria esperienza sentita e alla propria capacità di percezione interiore, abilità che può essere appresa grazie all’abitudine e alla curiosità dell’ascolto intimo, silenzioso e rispettoso dell’espressione corporea da un livello superficiale a livelli via via più profondi.  

 

    Chiudo questa mia riflessione con un breve estratto di Bonnie B. Cohen dal libro "Sensazione, Emozione a Azione" edito da Somaticaedizioni, come spunto di riflessione prima, e motivo di apertura verso diversi punti di vista poi.

   

    “… quanto potenti siano gli organi nel dare concretezza a spinta e motivazione interiore, e quanto sia necessario lo scheletro per trasformare questi impulsi in azione. Fondamentalmente, il sistema degli organi e quello scheletrico-muscolare interagiscono in modo dinamico, dandosi reciproco sostegno ed equilibrandosi a vicenda. 

    Il sistema scheletrico-muscolare è il contenitore, gli organi sono il contenuto. Occupando il nostro spazio interno, ci danno una sensazione di volume e pienezza di vitalità interiore e sostegno nel coordinamento dell’intera struttura scheletrica.

    Gli organi svolgono, all’interno del corpo, le funzioni necessarie alla sopravvivenza: respirazione, nutrizione ed eliminazione delle scorie…controllati dal sistema nervoso autonomo. Questo, a sua volta, è alla base dell’organizzazione dei pattern del sistema nervoso somatico… È così che l’attività dei nostri organi costituisce il sottofondo dei nostri movimenti nello spazio. E, d’altra parte, le modalità attraverso le quali arriviamo ad assicurarci la sopravvivenza influiscono sul nostro modo di interagire con il mondo…

    …Ogni organo è un elemento a sé stante, che al tempo stesso è connesso a tutti gli altri organi, i quali nel loro insieme - attraverso il ritmo, il flusso di energia e il movimento - costituiscono un sistema. Il tono degli organi stabilisce il tono posturale di base dei muscoli scheletrici…

    …Essendo il primo habitat di emozioni e aspirazioni, gli organi infondono significato al nostro modo di muoverci, facendoci sentire profondamente coinvolti. Il movimento della mente in relazione a un dato organo, e per via di questo, rivela la mente stessa di quell’organo. Sperimentare la mente dei diversi organi ci porta a riconoscere in essi miti e simboli universali. E questo riconoscimento ci porta all’empatia, a provare sensazioni universali che s’inseriscono nel nostro vivere. E così impariamo a comprendere e a conoscere.” 

 

 

Commenti: 0