MEDITAZIONE DI LUCE

E SALUTE 

 

di MARCO DE MATTEIS

marzo 2020

 

 

 

 

    Al termine della mia pratica di Ashtanga yoga entro nella posizione del Loto, chiudo gli occhi e lascio fluire libero il respiro.

 

    Sento la mia base d'appoggio completamente radicata con la Terra e posso percepire il flusso dell’energia lungo la schiena nella propensione di elevarmi verso il Cielo. Un nucleo di calma è al mio interno, non più  distinzione di organi e apparati ma un unico insieme fluido, denso e luminoso. Totale pace.

 

    Accendo il mio microscopio interiore e vedo le mie cellule, e miliardi di microrganismi, minuscole particelle, batteri, anticorpi, funghi, virus, che convivono in un armonioso equilibrio. Alcuni buoni, altri meno.

 

    Individuo dei microrganismi estranei, dall'aspetto tutt’altro che amichevole. Aggressivi e dannosi, direi. A questi mi avvicino rispettosamente e gentilmente,  cercando di restare neutro nel giudizio. E chiedo loro perdono, li inondo di luce, d'amore, affinché anch'essi possano conoscere e vibrare delle vibrazioni della Vita.

 

    Entro nella mia più minuscola cellula e mi immergo nella luce: lì è Dio, lì è l’Origine, il principio della Salute. Mi riempio di luce, di guarigione, di amore, e ritorno ad abbracciare i miei microrganismi, ormai non più estranei ma amici, e chiedo perdono per tutte le azioni passate, mie e di chiunque altro, che ci hanno condotto a vivere gli avvenimenti di oggi. Sento di essere veramente dispiaciuto per tutto il male, la morte, ma ancor di più per l’egoismo, l’avarizia ed ogni altro peccato io (noi) abbia commesso. E prego, affinché Lui possa pregare per noi tutti. Intanto divento sempre più fluido,  luminoso,  onnipresente,  non conosco né lo spazio né il tempo,  ma un solo, unico suono.  Il suono della Vita e dell'Amore.

 

    Nella vibrazione di questo suono ritorno dolcemente alla realtà,  ancora intrisa d'angoscia e tristezza, ma più sereno e fiducioso che tutto ciò potrà portare a qualcosa di migliore.

 

 

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