FIORE DI LOTO
di MARCO DE MATTEIS,Osteopata D.O.m.ROI
dicembre 2017
Vidi affiorarle in grembo
nella sua eterna purezza
come un bianco fiore di loto
la luce della Divina Essenza.
Ricordo.
Nel sacro spazio di quel momento
seduto, nella sola compagnia del mio respiro
connesso all’infinito, tra cielo e terra
senza profondità né altezza
ed attorno l’orizzonte
d’immisurabile grandezza
bellezza di natura, tra terra e mare.
M’immergo nel mio corpo
tra i miei spazi, nel mio centro.
Presenza, senza tempo.
Fulcro di pace, quiete ed armonia
s’espande attorno come luce
nel nostro duale campo.
Compassione, negoziazione.
Risorsa interiore.
Tu, io, noi, Uno.
E lentamente, dolcemente
tra i fluidi e le maree
s’organizzano quei moti
nella medianità del nulla
incarnazione di Potenza
del Respiro della Vita.
Vedo accender com’un fuoco
scintilla nel tuo grembo
come un bianco fiore di loto
fetale cuore, forma e funzione
pulsante nuova vita
armoniosa, dinamica Quiete.
E s’espande all’orizzonte
in un’elegante ciclica danza
dei ritmi, dei tempi senza tempo.
Ed io umilmente osservo
testimone della gioia
questo infinito sacro incontro.
(Marco De Matteis)
Ho avuto la grande fortuna di conoscere l’Osteopatia che ritengo essere una enorme risorsa per me e per i miei pazienti. E praticando l’Osteopatia mi sono pian piano avvicinato ad una nuova biodisciplina che sento appartenermi e che cambia gradualmente il mio "fare Osteopatia", il mio "essere osteopata", ma più di tutto cambia semplicemente il mio "Essere".
Si tratta della Biodinamica Craniosacrale e ritengo sia sempre difficile, o quantomeno incompleto e addirittura un tantino presuntuoso, spiegare razionalmente di cosa si tratti e soprattutto cosa accade nell'ambito di una sessione di lavoro.
Per questo ho voluto provare a spiegare attraverso la condivisione di una descrizione poetica relativa ad una
personale esperienza di sessione terapeutica. Proprio perché di esperienza si tratta: di esperienze è fatto il percorso di studi e di esperienze ci si arricchisce in ogni nuovo trattamento. E
nella seduta craniosacrale si aprono canali sensoriali, affiorano immagini, suoni, profumi, percezioni ed emozioni: non tutto può essere descritto o spiegato in maniera lineare e logica ma c’è
bisogno di interpretazioni, metafore, proprio come fosse poesia. Proprio come fosse una esperienza poetica.
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