PROTOCOLLO COMBINATO PER LA DISTORSIONE IN INVERSIONE DELLA CAVIGLIA NELLO SPORTIVO CON TECNICA KINESIO TAPING
La distorsione di caviglia è la lesione più comune nella pratica sportiva. Circa il 90% delle distorsioni di caviglia avvengono in inversione interessando i legamenti laterali primo fra tutti il peroneo-astragalico anteriore.
Il trattamento di questo tipo di infortunio mira, nella fase acuta, a contenere e ridurre l’edema e, nella fase subacuta, al mantenimento della forza muscolare, al ripristino della propriocezione e alla prevenzione delle recidive.
Il protocollo è organizzato in tappe con differenti obiettivi ed indicazioni.
Fase acuta (0-24 ore)
RICE: riposo, ghiaccio, compressione, elevazione.
Stampelle: istruire il paziente all’utilizzo senza carico.
Kinesio Taping: applicazione per il drenaggio linfatico anteriore, posteriore, mediale e laterale.
Istruzioni per la cura a casa: il paziente dovrebbe essere mandato a casa con stampelle, appropriata compressione (bendaggio elastico o calza compressiva) e, se necessario, terapia antidolorifica. A casa il paziente dovrebbe tenere l’arto in elevazione e applicare ghiaccio per 20 minuti ogni ora. Se l’applicazione di ghiaccio non è possibile è necessaria la continua elevazione e compressione. Se la compressione e/o l’elevazione danno dolore, il paziente deve eseguire periodici cicli di elevazione e compressione. Il paziente deve essere istruito ad eseguire dolcemente la flesso-estensione della caviglia nel range di movimento libero dal dolore. Se il paziente è capace deve eseguire dei movimenti di caviglia in modo da descrivere ideali traiettorie (es. lettere dell’alfabeto) con le dita. Il paziente dovrebbe dormire con una calza o un bendaggio compressivo.
Fase acuta (24-72 ore)
Linfodrenaggio: piede, caviglia, gamba per 20-30 minuti.
Recupero dell’articolarità: attivamene o contro resistenza tollerata, 3 serie da 12 di flessione plantare, flessione dorsale ed eversione della caviglia.
Ghiaccio: applicare con addosso la compressione, da 10 a 20 minuti.
Applicare il protocollo diverse volte al giorno se possibile. Continuare RICE, Kinesio Taping ad applicazione linfatica e utilizzo di stampelle con carico graduale progressivo.
Fase post-acuta (alleviamento della sintomatologia traumatica)
Lifodrenaggio: piede, caviglia, gamba per 10-20 minuti.
Kinesio Taping: una volta ridotto l’edema si può eseguire anche solo l’applicazione per il drenaggio linfatico anteriore.
Ginnastica vascolare: alternare bagni freddo-caldo iniziando con 4 minuti in acqua fredda e 1 minuto in acqua calda ripetendo il ciclo 5 volte finendo con acqua fredda. Dopo 1-2 giorni, quando l’edema si sarà ridotto ulteriormente, fare 3 minuti freddo e 2 caldo, poi dopo 1-2 giorni 3 caldo e 2 freddo, poi dopo 1-2 giorni 4 minuti caldo e 1 minuto freddo.
Recupero dell’articolarità: come descritto nella fase acuta.
Recupero propriocettivo: con apposita tavoletta, seduto o in piedi, mobilizzare la caviglia in senso orario ed antiorario, in flessione dorsale e plantare, in inversione ed eversione.
Esercizi di resistenza progressiva: dorsiflessione, dorsiflessione con rotazione esterna, dorsiflessione con rotazione interna, flessione plantare, flessione plantare con rotazione interna, flessione plantare con rotazione esterna. 3 serie da 20 per ciascun movimento.
Stretch del comparto posteriore: su una tavoletta ad inclinazione graduabile, incrementare gradualmente l’angolo di inclinazione e mantenere per 3 minuti i muscoli del compartimento posteriore (gastrocnemio e soleo) in allungamento.
Stabilizzazione: alzarsi sulla punta del piede infortunato per non più di un minuto e ripetere per un totale di 3 minuti.
Allenamento cardiovascolare: almeno 30 minuti al giorno.
Esercizi in catena cinetica aperta: quando il paziente è in grado di deambulare con un normale schema del passo, può iniziare footing su rettilineo e gradudualmente su percorsi più irregolari, e progressivo avvio al gesto atletico in base alla tolleranza del paziente.
Kinesio Taping: applicazione della tecnica di stimolazione muscolare per il gastrocnemio (per facilitare la flessione plantare e limitare lo stiramento del muscolo), per il tibiale anteriore (per facilitare la dorsi flessione e limitare lo stiramento del muscolo), per il peroneo lungo (per facilitare l’eversione e limitare l’inversione). Può essere applicata una tecnica di correzione tendinea per il tendine d’Achille se necessario.
Bibliografia – Sitografia
- The effects of Kinesio Taping on proprioception at the ankle
Travis Halseth, John W. McChesney, Mark DeBeliso, Ross Vaughn and Jeff Lien
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http://www.jssm.org/vol3/n1/1/v3n1-1pdf.pdf
- The effect of recurrent ankle inversion sprain and taping on proprioception at the ankle
Refshauge, Kathryn M., Kilbreath, Sharon L., Raymond, Jacquelene
Medicine & Science in Sports & Exercise: January 2000 - Volume 32 - Issue 1 - p 10
- Managing ankle sprains in primary care: what is best practice? A systematic review of the last 10 years of evidence.
Imperial College Healthcare NHS Trust, London, UK
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